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Papa Francesco, la musica del popolo e il nostro abbraccio di Filippo Corsi, Presidente di NuovAssomusica


In questi giorni di grande emozione, milioni di persone in tutto il mondo si stringono attorno a Papa Francesco con affetto e riconoscenza. Anche noi di NuovAssomusica, da sempre impegnati nella valorizzazione della musica popolare e amatoriale, vogliamo unirci a questo abbraccio collettivo, riconoscendo in lui una guida spirituale che ha saputo parlare anche il nostro linguaggio: quello della musica semplice, autentica, suonata con il cuore.


Papa Francesco ha sempre riconosciuto alla musica un ruolo profondamente umano e spirituale. “La musica allarga il cuore – ha detto – ci aiuta a uscire da noi stessi, a incontrare l’altro e Dio”. Per lui, la musica non è un abbellimento, ma un'espressione viva del popolo. È cultura incarnata, è Vangelo che vibra tra le note.


Nel corso del suo pontificato ha promosso e sostenuto numerose iniziative rivolte ai musicisti non professionisti, ai cori, alle bande, agli artisti di strada. Ricordiamo con affetto:


Il Giubileo dei Cori e dei Musicisti (2016), che vide radunati migliaia di musicisti amatoriali da tutto il mondo in un grande evento di condivisione e spiritualità.


Il costante sostegno alla Fondazione Scholas Occurrentes, che utilizza la musica per dare voce ai giovani, soprattutto nei contesti sociali più fragili.


L'incontro con le bande musicali italiane (2022), dove il Papa definì la musica di piazza e di paese come "un servizio gioioso e gratuito alla comunità", lodando l'umiltà di chi suona per passione e non per fama.


E ancora, l’Udienza straordinaria del 14 maggio 2016 dedicata alle bande musicali, gruppi folkloristici, corali e majorettes, organizzata da Assomusica – sotto la guida del nostro fondatore Vittorio Manna – insieme ad ANCI Lazio e alle federazioni nazionali: un giorno storico in cui la musica del popolo risuonò nel cuore del Vaticano.


Anche quest’anno, il Vaticano ha voluto dedicare un Giubileo alla musica popolare e alle bande musicali. Un’iniziativa che ci riempie di gioia, ma anche di rammarico per l’assenza fisica del Santo Padre. Siamo però certi che il suo spirito sarà con noi, come lo è sempre stato in ogni nota che nasce dal cuore della gente.


Papa Francesco ci lascia un’eredità preziosa: una Chiesa che canta con il popolo, non solo al popolo. Una Chiesa che riconosce nella musica amatoriale una forma di preghiera, di comunità, di bellezza quotidiana.


A te, Santo Padre, il nostro grazie più sincero. Continua a vegliare su di noi, proteggi con la tua benedizione i musicisti di ogni paese e di ogni età. Indicaci ancora una volta la strada per rendere, attraverso la musica, il mondo un po’ più umano, più giusto, più fraterno.

 
 
 

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