La Musica Popolare e Amatoriale: Una Forza Silenziosa che Tiene Uniti i Borghi d’Italia
- PRES. NAZIONALE NUOVASSOMUSICA
- 24 giu
- Tempo di lettura: 3 min

In ogni angolo del nostro Paese – dal Trentino alla Sicilia, passando per l’Appennino, le colline umbre e i paesi costieri – c’è un suono che racconta la storia e l’anima di una comunità. È il suono di una banda musicale di paese, di un coro che canta in dialetto, di un gruppo folk che balla intorno a un falò, o di una rievocazione storica che trasforma la piazza in un teatro.
Questo è il mondo della musica popolare e amatoriale in Italia: una realtà ricca, viva, stratificata, custode di memoria e motore di futuro, che lascia sul territorio molto più di quello che si vede durante una sfilata o una festa.
🏘️ Presidi culturali nei borghi: dove non arriva lo Stato, arriva la banda
Nei piccoli borghi, la banda musicale non è solo un gruppo che suona alle processioni o alle sagre. È una scuola di musica gratuita. È il luogo dove un bambino impara a leggere uno spartito, dove un ragazzo prende in mano uno strumento per la prima volta. È un centro di aggregazione intergenerazionale: suonano insieme nipoti e nonni, studenti e artigiani.
Lo stesso vale per i cori parrocchiali o popolari: spesso sono l’unica occasione di educazione vocale o musicale in territori privi di conservatori o scuole artistiche. Attraverso il canto, si trasmettono lingua, storia, fede, emozioni e relazioni.
🪕 Folk e rievocazioni: la storia che cammina insieme alla gente
I gruppi folk non mettono solo in scena costumi e tradizioni: ricostruiscono l’identità del luogo. Nei loro repertori ci sono le ballate contadine, i canti di emigrazione, le ninne nanne, le danze delle stagioni agricole.
Le rievocazioni storiche, poi, fanno molto più che rappresentare eventi medievali: coinvolgono tutta la popolazione, trasformano le scuole in laboratori di storia viva, insegnano ai bambini la narrazione orale e ai giovani l’artigianato, la danza, la musica antica.
💬 Cosa lascia questo mondo sul territorio?
1. Formazione diffusa
Queste realtà insegnano:
musica e canto,
ascolto, disciplina, lavoro di gruppo,
rispetto del patrimonio culturale.
E lo fanno a costo zero o quasi, spesso autofinanziandosi o contando su volontariato e donazioni.
2. Cittadinanza attiva
La musica amatoriale è partecipazione vera: ognuno può farne parte, indipendentemente da età, titoli di studio o provenienza. È un argine all’isolamento sociale, soprattutto per giovani e anziani.
3. Identità e memoria collettiva
Attraverso i repertori e le tradizioni, si trasmette:
il dialetto,
la storia locale,
le emozioni condivise di una comunità.
4. Promozione del territorio
Concerti, festival e rievocazioni attirano turisti, generano indotto economico e creano un'immagine positiva e autentica del borgo.
🌍 Il sostegno del Tavolo Nazionale e Internazionale
Negli ultimi anni, un impulso importante è arrivato dal Tavolo Nazionale ed Internazionale per la Promozione della Musica Popolare e Amatoriale, che ha avviato un lavoro concreto per far emergere queste realtà e coordinarne la valorizzazione a livello nazionale. L’obiettivo è riconoscere questa cultura “dal basso” come parte integrante del patrimonio culturale italiano.
In questo contesto, realtà come Federcori (per il mondo corale) e NuovAssomusica (per le bande) portano avanti iniziative di formazione, scambio, ricerca e promozione, ma sempre con lo sguardo rivolto al territorio, non ai grandi palcoscenici.
❤️ Una cultura che fa bene alle persone e ai luoghi
Nel mondo della musica popolare e amatoriale non c’è carriera, ma crescita. Non c’è marketing, ma presenza reale. Non c’è spettacolo, ma partecipazione autentica.
Ogni banda che insegna uno strumento a un ragazzo, ogni coro che raccoglie una comunità, ogni ballo folk che unisce le generazioni, ogni rievocazione che racconta la storia di un borgo… è un atto culturale e civile di enorme valore.
Sostenere tutto questo significa credere in un’Italia che non si misura solo con i numeri o i successi commerciali, ma con la forza silenziosa delle sue comunità.



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