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La legge sulla musica popolare amatoriale continua il suo cammino: cresce l’attenzione del Parlamento


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NuovaAssomusica: “Una legge che riconosce e difende la nostra musica, la nostra identità e il nostro impegno”


La proposta di legge Tassinari-Amorese-Sasso sulla promozione della musica popolare amatoriale prosegue il suo percorso parlamentare e registra un nuovo passo avanti.

Dopo l’approvazione in Commissione Cultura, anche la Commissione Finanze della Camera ha espresso parere favorevole, riconoscendo il valore culturale, educativo e sociale delle bande, dei cori e dei gruppi musicali che da sempre tengono viva la tradizione popolare italiana.


Per NuovaAssomusica, Federazione nazionale dei complessi e delle attività amatoriali e artistiche, questo è un segnale concreto di attenzione e rispetto verso un mondo che rappresenta una parte autentica del patrimonio culturale italiano.


> “Per noi è più importante che ci sia una legge che riconosca e difenda realmente la musica popolare e amatoriale – dichiara la Federazione –.

Non ci interessa solo la cifra, ma la certezza che il Parlamento stia finalmente costruendo una cornice normativa capace di tutelare chi fa musica per passione, educazione e servizio alla comunità.”







🔹 Cosa prevede la legge


Il provvedimento riconosce la musica popolare amatoriale come patrimonio culturale e prevede:


agevolazioni fiscali simili a quelle delle associazioni sportive dilettantistiche,


semplificazioni gestionali e tributarie per le associazioni musicali,


iniziative di promozione e formazione, tra cui la Giornata nazionale della musica popolare e amatoriale.



Il testo contiene anche la previsione di 8 milioni di euro annui, destinati al sostegno di progetti, eventi e attività di valorizzazione.

La Commissione Finanze ha approvato la legge senza modificare questa parte, pur concentrandosi sugli aspetti fiscali e raccomandando di coordinarla con la riforma del Terzo Settore e con le norme europee sulla concorrenza.

La conferma definitiva della dotazione economica spetterà ora alla Commissione Bilancio.





🔹 Una strada più adatta per le bande e i gruppi popolari


Molte bande e associazioni musicali hanno vissuto con difficoltà l’iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore, per via di regole troppo complesse rispetto alla realtà di chi vive di volontariato.

Questa legge offre una strada parallela e più conveniente, che mantiene trasparenza e legalità ma con regole più semplici e più coerenti con la natura amatoriale della musica popolare.


> “La legge non è contro il Terzo Settore – spiega NuovaAssomusica – ma vuole offrire un percorso alternativo, più pratico e sostenibile.

È un riconoscimento alla musica di comunità, quella che educa, forma, unisce e rappresenta l’identità dei nostri territori.”






🔹 Fiducia e impegno


Ora la proposta passa alla Commissione Bilancio e poi all’Aula della Camera, dove potrà compiere l’ultimo passo verso l’approvazione definitiva.


> “Siamo fiduciosi – conclude NuovaAssomusica – che il Parlamento saprà riconoscere nella musica popolare amatoriale una vera risorsa culturale e sociale del Paese.

Questa legge rappresenta una speranza concreta: per chi suona, per chi insegna, per chi tiene viva la tradizione.

È tempo che la musica del popolo italiano abbia finalmente una legge che la difenda e la valorizzi.”

 
 
 

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