Hanno raccolto il nostro invito: la Banda di San Pietro in Cariano ci racconta la sua storia
- PRES. NAZIONALE NUOVASSOMUSICA
- 1 lug
- Tempo di lettura: 3 min

Qualche settimana fa abbiamo lanciato un appello:🎶 “Raccontateci la vostra esperienza. Banda, coro, gruppo folk o rievocazione, fateci sapere cosa fate per tenere viva la cultura musicale nei vostri borghi.”
E la risposta non si è fatta attendere.
La Banda di San Pietro in Cariano (VR), attraverso le parole della presidente Sara, ha accolto il nostro invito con autenticità, passione e un racconto profondo che ci ha colpiti per sincerità e concretezza. Per questo oggi vogliamo dedicarle questo spazio, come primo esempio di una comunità che non solo suona, ma costruisce futuro ogni giorno.
🎼 Una banda che è scuola, famiglia e presidio culturale
La realtà che ci ha descritto Sara è molto più di un gruppo musicale: è un mondo fatto di fiati, memoria, giovani, famiglie e futuro.
Con circa 30 musicisti, molti dei quali under 30, la Banda è parte di un’APS attiva anche con una scuola di musica. Oltre ai concerti e alle uscite ufficiali, la banda coltiva nuove energie con un gruppo giovanile – i “Buskers” – nati dall’amicizia dei ragazzi stessi.
“Le mie prime amicizie sono nate all’interno di una realtà bandistica” – racconta Sara – “e oggi, da presidente, continuo a viverla come un affare di famiglia. Anche il mio compagno suona con me. E questo valore si moltiplica.”
👧🏻 La scuola: dove nasce la scintilla
Hanno preso alla lettera la nostra idea: “andate a cercare i giovani dove sono: nelle scuole”.
E così fanno. Portano la banda tra i banchi, trasformano strumenti in magie da raccontare ai bambini, costruiscono percorsi propedeutici nelle primarie e ora anche nella scuola secondaria.Progetti seri, pensati e strutturati, con l’obiettivo di accendere una passione, coltivarla e trasformarla in appartenenza.
“Si entra, si mostra un clarinetto come se fosse Excalibur, si fa sentire un rullo di tamburo e si lascia la scintilla. Funziona.”
🎶 Modernità e tradizione: il giusto equilibrio
Nella loro narrazione emerge anche una consapevolezza forte: il repertorio va rinnovato, senza perdere le radici.
Così nascono le prove inclusive, i brani adatti ai giovani, gli open day con prove aperte. Ma anche il rispetto per la musica commemorativa, classica e istituzionale, che forma, educa e fa crescere.
E quando a gennaio hanno partecipato a una masterclass con la Banda dell’Esercito a Roma, hanno riportato a casa carica, ispirazione e un grande senso di appartenenza a un mondo che ha ancora tanto da dire.
💬 Perché questa storia è importante?
Perché dimostra che l’Italia dei borghi non è fatta solo di nostalgia, ma di resilienza, azione e passione vera.E perché racconta un modello replicabile: fatto di dedizione, coinvolgimento, apertura.
È la prova concreta che il nostro invito ha senso. Che là fuori ci sono persone che, con un po’ di fiato e tanto cuore, stanno già scrivendo in chiave di sol il futuro delle nostre comunità.
📣 E ora tocca a voi!
🎺 Sei parte di una banda?🎶 Dirigi un coro?💃 Organizzi rievocazioni storiche?🪗 Tieni viva la musica folk nel tuo territorio?
Raccontaci la tua esperienza!
Stiamo costruendo un archivio vivo di storie vere della musica popolare e amatoriale in Italia.Un luogo dove la cultura non viene solo raccontata… ma vissuta e condivisa.
📝 Invia il tuo racconto, anche informale.📸 Mostraci il vostro gruppo, le prove, i concerti, i sorrisi.💬 Condividi sogni, progetti, fatiche e soddisfazioni.
👉 Scrivici nei commenti o in privato.👉 Le testimonianze più significative verranno pubblicate in articoli dedicati, proprio come questo.


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